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Come curare la metatarsalgia

La metatarsalgia è una sindrome dolorosa che si sviluppa sulla regione anteriore della pianta del piede. Il termine metatarsalgia definisce una sintomatologia dolorosa che può comparire come conseguenza di diversi fattori causali.

Questa patologia colpisce maggiormente le donne e abitualmente è associata ad anomalie di appoggio delle teste metatarsali; ciò è confermato spesso dalla presenza di callosità plantari in corrispondenza delle stesse che causano dolore.

Questa infiammazione di solito colpisce i metatarsi centrali (II; III; IV) i quali, per cause meccaniche e dismorfismi del piede coesistenti vanno in sovraccarico causando un dolore, che in molti casi diventa invalidante.

Esistono anche le metatarsalgie così dette non meccaniche che hanno origine da malattie che interessano tutto l’organismo (es. artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, diabete, etc…), da affezioni locali (es. artrite settica) o malattie dei nervi del piede (es. neuroma di Morton).

Nella maggior parte del casi il paziente presenta callosità plantari in corrispondenza dei metatarsi centrali. Inizialmente tali callosità, espressione di un sovraccarico metatarsale localizzato, sono del tutto asintomatiche e in genere trattate con pedicure regolari.
Con l’andar del tempo compare dolore durante la deambulazione in corrispondenza di queste ipercheratosi in particolare con l’utilizzo di calzature a suola rigida, con tacco, strette o semplicemente a piedi nudi.

Nelle fasi acute il dolore può rendere intollerabile la marcia e in alcuni casi si strutturano posizioni anomale d’appoggio finalizzate a schivare i punti dolorosi che, però, a lungo andare, potrebbero dare problemi alle strutture sovrastanti al piede, soprattutto le articolazioni (caviglia – ginocchio – anca).

L’esame clinico condotto sul paziente, con una visita morfologica del piede ed un esame baropodometrico in posizione statica e dinamica, sono indispensabili per indicare il trattamento più idoneo.
Nei casi più lievi, con dolore poco accentuato, la metatarsalgia si può trattare in modo conservativo con l’impiego di calzature a suola morbida e con l’utilizzo di un plantare ortopedico che metta in scarico le teste metatarsali dolorose. (Pratica che ha riscontro positivo nella stragrande maggioranza dei casi).
Nei casi più gravi e trascurati per lungo tempo tali soluzioni non possono essere proposte al paziente ed è necessario ricorrere al trattamento chirurgico per ristabilire il normale assetto del carico.
La chirurgia percutanea permette di curare le metatarsalgie attraverso piccole osteotomie di arretramento e sollevamento delle teste dolorose.

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