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Come curare alluce valgo

 

L’alluce valgo è un caso in cui “Qualcuno” potrebbe pensare di trovarsi di fronte a un mero e semplice inestetismo del piede, in particolare del primo dito, e invece non riconosce quanti fastidi successivi possono insorgere se non si interviene a dovere, non appena il problema si rende visibile e riconoscibile. Presentarsi al proprio medico curante, insomma, diventa la soluzione migliore che deve essere seguita senza alcun dubbio.
L’alluce valgo è una delle situazioni patologiche che si presentano con più frequenza nella zona del piede: proprio per questa ragione esistono molte testimonianze di chi ha sperimentato tale patologia.

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A livello puramente estetico, l’alluce valgo si manifesta come una deformità del primo dito del piede, appunto proprio dell’alluce, che ne determina una deviazione in senso laterale della falange che si protrae verso l’interno del piede dirigendosi poi verso il secondo dito.
In tale deformazione si realizza una lussazione dei sesamoidi, ossia delle due ossa di piccole dimensioni all’interno delle quali si trova la articolazione del dito alluce.

L’alluce valgo, però, non si manifesta solo ed esclusivamente in questo modo: a tale deviazione si aggiunge infatti un’ulteriore circostanza visibile a occhio nudo, ossia la cosiddetta “cipolla”o “patata”.
Con tale denominazione si fa riferimento a una tumefazione dolorosa che si realizza nella parte interna del piede, e che altro non è se non una borsite, conseguenza dell’alluce valgo. Essa è una infiammazione che è causa dello sfregamento contro la calzatura.
Spesso, inoltre, all’alluce valgo si accompagna anche la patologia detta del piede piatto. La stessa insorge quale conseguenza della prima, in quanto la minore curvatura della pianta del piede determina un eccessivo sovraccarico sulla parte anteriore dello stesso.
Diamo una generale occhiata alle diverse categorie di cause che possono determinare, in una persona, l’insorgere di una patologia di alluce valgo.
Partiamo però innanzitutto da un dato statistico di interesse quanto mai rilevante: in media, a soffrire di più dell’insorgenza di patologie di alluce valgo sono soprattutto le donne, fino a dieci volte più degli uomini. In genere, tali donne hanno una età senile, o matura, e in particolare ci troviamo di fronte a casi di ereditarietà.
Ecco allora in quali categorie è possibile suddividere, a mero fine informativo, le diverse e possibili cause di alluce valgo:
Cause primarie, o congenite, che si sviluppano in specie durante l’accrescimento, e che hanno dunque matrice ereditaria
Cause secondarie, o acquisite, che derivano molto spesso e in particolare da altre patologie
Come abbiamo avuto modo di accennare sopra, esistono alcune cause cosiddette secondarie o acquisite per le quali vi è il rischio concreto di “incappare” nella patologia di alluce valgo; e voglio specificare che, spesso, queste possono aggravarsi in base al tipo di calzatura utilizzato. Al contempo, ho anche sottolineato come tale patologia colpisca in maggior numero le donne, invece che gli uomini.
Una semplice somma matematica dei due elementi qui sopra ricordati potrà rendere chiaro quale sia la principale tipologia di calzatura che determina il rischio maggiore di aggravamento di alluce valgo: la scarpa col tacco, o le scarpe strette in punta. In particolare, le scarpe con un tacco alto in maniera eccessiva, e posso definire come eccessiva una scarpa che ha un tacco di lunghezza variabile tra i 12 e i 14 centimetri,
mettono il piede in una posizione innaturale, che determina forzosamente uno spostamento del peso del corpo in avanti, e dunque neutralizza lo scopo proprio del piede di distribuire in maniera uniforme il peso sul suolo. Ciò comporta dunque l’avvio di una catena di conseguenze le quali, una dopo l’altra, portano appunto alla patologia di alluce valgo.
Questa situazione fin qui descritta non può prescindere da un trattamento medico adeguato e pronto. Per curare in maniera definitiva e corretta tale patologia, allora, sarà necessario procedere a un intervento chirurgico di correzione della malformazione, ossia della deviazione degli alluci dei piedi. Esistono diverse interventistiche operatorie le quali tutte possono raggiungere il risultato di correggere la malformazione dell’alluce. Alcune di queste agiscono direttamente sulle ossa del piede, mentre altre interessano invece le parti molli dello stesso. Infine, esistono tipologie di intervento chirurgico che comportano entrambi le tipologie e le raccolgono in una sola.
In seguito al trattamento chirurgico può essere consigliato l’utilizzo di plantari ortopedici su misura che permettano di distribuire i caricihi omogeneamente su tutto l’avampiede evitando così una recidiva dell’alluce valgo, migliorando anche le condizioni, laddove sia presente, della fastidiosissima METATARSALGIA (possibile conseguenza di un alluce valgo), di cui abbiamo parlato in uno degli articoli precedenti.

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